Smartphone: allarme Privacy

Gli assistenti vocali sono una grande comodità ma non è stata posta sufficiente attenzione alle possibili violazioni proprio attraverso questa funzione. Secondo uno studio della Zhejiang University, dei semplici comandi ad ultrasuoni sarebbero in grado di impartire ordini agli Smartphone anche in stand by, generando chiamate a numerazioni a pagamento o indirizzando a siti contenenti Malware. Questi comandi vocali sarebbero in grado di combinare questi disastri attraverso gli assistenti vocali di Amazon, Huawei, Samsung, Apple, Google, Microsoft.

E’ sufficiente che venga generato il comando, ad esempio Hei Siri o Ok Google con un segnale a 20 kHz, non udibile da orecchio umano ma assolutamente percepibile dal microfono dello Smartphone per dare il comando voluto. Con apparecchi che generano tali ultrasuoni con una certa potenza, il comando può essere dato anche da diversi metri di distanza. Il rischio è evidente e notevole e il proprietario del Device resta totalmente ignaro di ciò che sta accadendo. In un esperimento per testare questa possibilità, si è dimostrato che è possibile questo tipo di interazione, dirottando addirittura un’auto Audi Q3 interagendo con il suo sistema di navigazione.

I vari produttori, di fronte a questa potenziale minaccia, hanno già provveduto a rilasciare aggiornamenti software che impediscono tale possibilità. A parte il problema relativo agli Smartphone, tale possibilità di intrusione dimostrata con il dirottamento di un’auto, pone pesanti interrogativi rispetto alla prossima circolazione sulle strade di vetture a guida autonoma. Il problema, comunque, dovrebbe essere già risolto, evitando ogni possibilità in questo senso.

L’allarme è grave, basta pensare ai disastri che malintenzionati, terroristi e quant’altro, potrebbero combinare facendo impazzire le auto creando disastri stradali con un semplice comando ad ultrasuoni, restando totalmente estranei ai fatti, insospettabili e inafferrabili.